Breve storia sul commercio delle spezie

Le spezie accompagnano l'uomo da  moltissimo tempo. Ci sono prove che siano state utilizzate già nel periodo neolitico. Ecco un breve resoconto della affascinante storia del commercio delle spezie.

La conoscenza più antica dell'uso delle spezie come condimento risale al periodo neolitico. Reperti in alcune tombe e grotte del neolitico ci suggeriscono che le erbe erano utilizzate per i condimenti di moltissimi piatti.

Dagli scavi nel Vicino Oriente è stato scoperto che, già diverse migliaia di anni fa, vi fu un vero e proprio commercio delle spezie. Nel mondo antico e medievale, le spezie erano tra i prodotti di maggior valore, da giustificare nuove rotte commerciali.

Le prime testimonianze scritte arrivano dalla Mesopotamia. Sono state trovate infatti tre tavolette di argilla risalenti all'incirca al 1750 a.C. in cui sono riportate una trentina di ricette dove aglio, cumino e coriandolo hanno un ruolo molto importante. Ma anche nelle tombe egizie sono state rinvenute tracce di spezie.

Piante di spezie asiatiche arrivarono in Europa per la prima volta attraverso la via della seta, un reticolo di circa 8.000 km costituito da itinerari terrestri, marittimi e fluviali tra l'impero cinese e quello romano.

Nel 1497, mentre in tutta l'Europa si parlava delle spedizioni di Cristoforo Colombo, un altro navigatore, Vasto de Gama partì con l'intento di circumnavigare l'Africa per arrivare in India. Questo lungo viaggio cambiò per sempre il mercato delle spezie. Per quasi i due secoli successivi, Zanzibar, un insieme di piccole isole che si trovano a pochi km delle coste della Tanzania, fu dominata dai Portoghesi che ne fecero importanti commerci di spezie. In particolare la noce moscata, lo zenzero e la curcuma.

Le spezie, in particolare nel Medioevo, vennero impiegate come erbe curative. L'ordine dei Benedettini impiegava le erbe aromatiche attribuendo loro addirittura proprietà magiche, credenze che durarono sino al diciottesimo secolo. 

Durante le Crociate, le spezie divennero una sorte di status symbol delle classi sociali superiori. Erano così preziose che furono trattati come gioielli.

Queste ricchezze dell'oriente arrivarono poi in Europa attraverso il Mar Mediterraneo, grazie ai navigatori veneziani e genovesi che sbarcavano a Marsiglia. Il porto di Marsiglia permise poi alle città marinare italiane di trarre un maggior profitto dal monopolio del prezioso commercio delle spezie.

Nel 1770, un avventuriero francese, Pierre Poivre, organizzò una serie di spedizioni nelle isole Molucche e riusci a ritornare in Francia con moltissime piante di noce moscata e chiodi di garofano. Il monopolio era stato scardinato.

Il valore economico delle spezie diminuì con l'aumento dei terreni coltivati. Dal 19°, molte persone in Europa possono permettersi di acquistare spezie esotiche a buon prezzo.